Death Valley: il fascino del caldo estremo

Death Valley: il fascino del caldo estremo

8 Gennaio 2020 Off Di Matteo Moretti

Non è assolutamente nostra intenzione tediarvi su come si è formata la Death Valley perché troverete questa informazioni su una qualsiasi guida relativa alla zona. Vogliamo solo provare a farvi capire l’estremità di questa zona della California, dove il caldo la fa da padrone assoluto.

Come muoversi nella Death Valley

La Death Valley è praticamente raggiungibile, salvo qualche tour organizzato, se non con l’auto. Consigliamo decisamente il noleggio dell’auto perché alcuni punti panoramici non sono facilmente raggiungibili dai bus che effettuano le escursioni in giornata.

A differenza degli altri parchi nazionali degli Stati Uniti, qui non è presente un servizio navetta. Quindi si tratta davvero di un tour on the road a tutti gli effetti.

Se decidete di visitare il parco in una sola giornata, come abbiamo fatto anche noi, preparatevi, nelle ore centrali del giorno a temperature elevate. Quindi non dimenticate di comprare acqua e proteggervi con cappello e protezione solare.

Dove soggiornare nella Death Valley

Stesso discorso di Yosemite e Sequoia: il campeggio è sicuramente l’opzione più economica ma davvero poco consigliato in questa località. Le poche strutture presenti i riempiono molto velocemente e sono dispendiose. Sicuramente la Death Valley è uno di quei parchi che si può fare senza problemi in giornata, a patto che vi portiate dietro abbondanti riserve d’acqua e protezione solare. Quindi il nostro consiglio è di usare la città di Las Vegas come campo base, distante 225 km circa.

Highlights della Death Valley

Dante’s View

Non ne avevamo mai sentito parlare. Probabilmente ci siamo affidati a guide cartacee e blog online sbagliati ed eravamo tentati di saltare questa tappa. Non lo fate! Seguite la tortuosa strada e salite fino a questo punto panoramico. Avrete tutto il vecchio bacino, ormai prosciugato, davanti ai vostri occhi e se il tempo lo permette con un bel cielo limpido potrete ammirare il Monte Whitney in lontananza: praticamente il punto più basso e quello più alto degli Stati Uniti continentali.

Il panorama da Dante’s View

Zabriskie Point

Questo luogo ispirò Michelangelo Antonioni per il suo omonimo film. Dopo una breve passeggiata di 2-3 minuti, vi troverete di fronte alle mille sfumature delle badlands, i famosi calanchi erosi a formare delle vere e proprie onde. Vi sembrerà di trovarvi immersi in una vallata dorata.

I celeberrimi calanchi di Zabriskie Point

Badwater Basin

Altra tappa di fondamentale importanza per trovarsi in uno dei luoghi più suggestivi del pianeta. Una depressione di 86 metri sotto il livello del mare quasi interamente ricoperta di sale è la caratteristica di Badwater Basin. I primi metri sono ricoperti da una passerella in legno dove si consiglia di non addentrarsi nella piana salina nelle ore centrali del giorno. per poi camminare direttamente sulle conformazioni saline presenti. Vi renderete conto subito del caldo infernale e di come possa essere inospitale questo luogo. Il bianco del sale riflette in maniera decisa i raggi del sole e vi sembrerà di essere all’interno di un forno.

Badwater Basin

Più vi allontanate dal parcheggio, più la distesa di sale si fa bianca perché molti turisti preferiscono non addentrarsi nella piana ma rimanere in zona passerella. Se siete venuti preparati, percorrete la piana in lungo e in largo dove vi renderete conto di essere praticamente da soli. Vi sfidiamo a non voler rientrare in auto per godervi un po’ di aria condizionata!

Un segnale consiglia di non procedere nella piana dopo le 10.00

Mesquite Flat Sand Dunes

Vi sembrerà di esservi teletrasportati magicamente in un altro paese. Dune sabbiose alte fino a 30 metri si estendono davanti ai vostri occhi. Calpestate la bollente sabbia ed inoltratevi verso le dune più lontane dalla strada in modo da non avere nessuno intorno a voi. I pochi turisti si limitano spesso alle dune a ridosso del parcheggio. Non guardate solo davanti a voi ma provate ad abbassare gli occhi perché, se non dovesse tirare molto vento, potrete trovare le tracce degli animali che vivono la zona impresse nella sabbia.

@matteoboone alle prese con la rovente sabbia

Rhyolite

Il piccolo aggregato di case non si trova all’interno del parco ma vicino al confine e viene definito “città fantasma“. Sinceramente potrebbe anche deludervi perché nell’immaginario collettivo una città fantasma ha un altro aspetto. Quello che vi aspetta sono alcuni ruderi e una casa abbandonata protetta da una recinzione. Ci sono alcune vetture abbandonate e lasciate arrugginire e devastare dal tempo. Se avete poco tempo, potete tranquillamente tralasciarlo. Noi abbiamo fatto un anello partendo e tornando a Las Vegas quindi era una tappa ma non è niente di assolutamente sensazionale.

Ciò che rimane del piccolo agglomerato di Rhyolite

Altri highlights

Molte guide riportano tra i punti fondamentali da vedere nella Death Valley Scotty’s Castle. Noi l’abbiamo lasciato perdere perché al momento del nostro viaggio era chiuso per i danni provocati da un’alluvione e difficilmente riaprirà prima del 2020. Quindi informatevi bene prima di raggiungerlo.

Artists Drive è la strada panoramica più famosa della Death Valley. Questo circuito è lungo circa 15 km quindi vi servirà del tempo per incastrarlo con gli altri punti da visitare.

Le escursioni

Non sono moltissime le escursioni da poter fare nella Death Valley e spesso offrono poco di più di quello che riuscireste a vedere dai punti panoramici che vi abbiamo elencato prima. Ve ne suggeriamo due.

Badlands Loop

Distanza: 5 km
Durata: 2 ore
Punto di partenza: Zabriskie Point

Questo percorso vi farà entrare a stretto contatto con le badlands, sicuramente un modo decisamente diverso per vedere Zabriskie Point. La passeggiata è davvero facile ma ovviamente è consigliabile farla o nelle prime ore della mattinata o nel tardo pomeriggio per evitare il caldo più estremo e pericoloso delle ore centrali. Lungo il percorso potrete vedere l’entrata delle vecchie miniere presenti nella zona che però non sono accessibili, quindi evitate di entrare perché sono pericolanti.

L’inizio del sentiero di Badlands Loop

Badwater Salt Flats

Distanza: 3 km (andata e ritorno)
Durata: /
Punto di partenza: Badwater Parking Area

Ve ne abbiamo già parlato prima nella sezione Highlights. Quando affrontate la piana salata di Badwater vi troverete prima una passerella in legno e poi camminerete direttamente sulle formazioni saline. Non c’è nessuna difficoltà, se non il caldo. Potrete trattenervi quando vi pare, addentrandovi verso la parte centrale, in base al tempo a vostra disposizione.

La vita nella Death Valley

Nonostante il temibile nome, la Death Valley è rigorosamente piena di vita. Esistono circa 600 specie di piante e fiori, perfettamente adattate al clima estremo fatto di alte temperature, forte vento, scarsa acqua e quella poca che si trova con un contenuto salino alto da renderla quasi inutilizzabile.

L’adattamento delle piante al clima della Death Valley

Anche la fauna è decisamente diversificata. Gli animali che potrete vedere con più facilità sono gli uccelli e diverse specie di roditori. Uno degli animali più particolari è l’asino selvatico. Con difficoltà si possono incontrare la pecora delle Montagne Rocciose, il coyote, la lince e la volpe.

L’animale che tutti vorrebbero incontrare nella Death Valley è lo sfuggente Corridore della strada, il famoso Beep Beep dei cartoni della Warner Bros.

Per ulteriori dettagli visitate il sito ufficiale.

L’asino selvatico, animale tipico di questa zona