Azzorre: paradisi perduti

Azzorre: paradisi perduti

1 Maggio 2019 Off Di Matteo Moretti

Quando si parla di fare un viaggio in alcune isole si pensa sempre, ovviamente, a quelle più popolari. Tendenzialmente si tratta di viaggi di relax, per crogiolarsi al sole, bersi un ottimo cocktail in spiaggia e godere della vita notturna delle svariate località. Parlando di isole si pensa immediatamente alle Baleari, con la disinibita Ibiza, alla Canarie, con le popolari spiagge di Tenerife o Fuerteventura, o alle sorprendenti isole greche, da Mykonos a Santorini.

Ma esiste un gruppo di 9 isole, appartenenti al Portogallo, che non sono famose come le sorelle spagnole o greche. Un gruppo di isole perdute, proprio nel mezzo dell’Oceano Atlantico. Si tratta delle Azzorre.

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Le nove isole sono Flores e Corvo, le più a ovest, Graciosa, Faial, Sao Jorge, Pico e Terceira, le centrali, Sao Miguel e Santa Maria, le due orientali. Organizzare un viaggio alle Azzorre, se si dispone di poco tempo, pretende di fare una scelta perché tra le isole più a est e quelle più a ovest ci sono ben 600 km.

Il nostro viaggio dunque si è concentrato sulle isole centrali in modo da poter visitare più luoghi possibili nel tempo a nostra disposizione.

I collegamenti con l’arcipelago, che dista circa 1500 km dal Portogallo, possono essere fatti con la compagnia locale Sata Airlines. Lo scalo a Lisbona è indispensabile, quindi potreste anche approfittarne per fare un giretto nella capitale prima di partire alla volta di Faial, lasciandovi alle spalle il turismo di massa per andare incontro ad incontaminate isole vulcaniche dove il trekking la fa da padrone. Per arrivare a Lisbona potete affidarvi a svariate compagnie aeree, da Ryanair, EasyJet a TAP Air Portugal.

L’itinerario che vi proponiamo andrà a toccare le isole di Faial, Pico, Sao Jorge e Terceira per un totale di circa 10 giorni. Cercheremo di darvi tutte le dritte possibili visto che online e nelle guide ci sono davvero poche informazioni su queste isole dimenticate in mezzo all’Oceano Atlantico. Per i dettagli potete cliccare direttamente sui link delle varie isole, mentre qui ci occuperemo delle informazioni generali sul tour e di alcuni consigli di viaggio.

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Documenti necessari?

Pur essendo lontanissime dal continente e a metà strada con la penisola di Terranova in Canada, non vi serviranno né passaporto né visti, sarà sufficiente un documento d’identità in corso di validità. Portatevi anche la patente, non sia mai che vi venga voglia di noleggiare un’auto e di girovagare per le deserte isole.

Se volessi noleggiare un’auto?

Le Azzorre non sono una meta turistica affollata ma al contempo le strutture ricettive sono proporzionate al flusso turistico. Quindi se volete noleggiare un’auto vi consigliamo di contattare in anticipo un car rental e prenotarne una. Il noleggio di un’utilitaria ha un costo di circa 40/45 € al giorno ed è possibile farlo sia in prossimità degli aeroporti sia dei porti marittimi dove attraccano i traghetti. In alcune città, le più grandi, ci sono dei car rental anche in centro. La Autoatlantis permette di prenotare un’auto, sia online, sia telefonicamente che in loco, per quasi tutte le isole.

Se non volessi noleggiare un’auto?

I mezzi pubblici sono davvero limitati, se non inesistenti, quindi farci affidamento è davvero sconsigliabile. L’alternativa sarebbe muoversi in taxi, ma diventa piuttosto dispendioso. Tenete conto che spesso le più belle mete non sono a portata di mano e che, giunti a destinazione, dovrete richiamare il taxi di nuovo al termine dell’escursione. Ad ogni modo, per usare un termine esplicativo, i servizi di taxi sono piuttosto improvvisati.

Come ci si sposta da un’isola all’altra?

Le soluzioni sono due.
Potete spostarvi in aereo, infatti sono presenti piccoli aeroporti in tutte le isole. Gli spostamenti interni sono gestiti dalla compagnia aerea delle Azzorre, la Sata Airlines.
L’altra soluzione è il traghetto, che vi allunga un po’ i tempi ma sicuramente permette un risparmio notevole.
Per entrambe le soluzioni vi conviene prenotare in anticipo perché la frequenza dei collegamenti varia giornalmente, settimanalmente e in base alla stagione in cui decidete di andare.

Che clima trovo alle Azzorre? 

Non partite pensando di potervi godere in pace le meraviglie delle isole perché il clima è davvero bizzarro. Potrete trovare nella stessa isola una zona completamente soleggiata e l’altra ricoperta da una nebbia fittissima, incorrere in temporali improvvisi o in momenti di estrema calura. Quindi organizzate il vostro zaino o la vostra valigia in modo da avere tutto il necessario per ogni evenienza.

Che lingua si parla?

La lingua ufficiale è ovviamente il portoghese. Non tutti conoscono l’inglese o lo parlano in modo corretto, quindi armatevi di buona pazienza.

Ci sono bancomat? Meglio usare i contanti?

Nelle zone più popolate ci sono banche e bancomat, ma in molte situazioni vi verrà chiesto di pagare esclusivamente in contanti. Quindi, quando ne avete la possibilità, prelevate un po’ di banconote in modo da non dovervi privare di alcune cose. Ovviamente la moneta ufficiale è l’euro.

Che tipo di turismo c’è alle Azzorre?

Molti pensano che, in quanto isole, il turismo sia di tipo balneare. Non c’è peggior errore che si possa fare. Se il vostro intento è farvi un soggiorno al mare, prendere il sole magari bevendo una birra, sbagliate decisamente meta. Le Azzorre hanno una conformazione rocciosa che le rende prive di spiagge sabbiose e con difficili accessi al mare. L’unico modo per farsi un bagno rigenerante nella fredde acque dell’Oceano Atlantico è raggiungere le pozze naturali, presenti più o meno in ogni isola. Ma non vi aspettate chioschi, ombrelloni o sdraio. Anche in questi luoghi, sebbene piuttosto popolari anche tra i locali, troverete solo natura incontaminata.

Quindi vi starete chiedendo, che si fa alle Azzorre?

La domanda trova una risposta piuttosto semplice. Godere di un paradiso perduto, magari affrontando trekking più o meno impegnativi, che vi porteranno a scoprire delle meraviglie mozzafiato, tra vulcani inattivi, scogliere a picco e foreste lussureggianti.