Le sorelle minori di Venezia: tra canali e colori

Le sorelle minori di Venezia: tra canali e colori

13 Aprile 2019 Off Di Matteo Moretti

Quando pensiamo ad un viaggio in Italia, un weekend fuori porta o ad una semplice gita domenicale, una delle mete più considerate è sicuramente Venezia, città d’arte, di canali e di colori.

Ci sono, però, delle città meno famose della splendida ex repubblica marinara che potrebbero suscitare l’interesse di noi traveller. Piccole città lontane dalla calca veneziana ma che offrono ugualmente scorci intriganti e misteriosi, che fanno dei loro canali e dei loro colori un vanto e un orgoglio.

Noi, Freaky Travels, non potevamo farci sfuggire l’occasione di un tour in queste località. Da nord a sud sono Chioggia, Comacchio e Cesenatico. A bordo della nostra auto, armati di macchina fotografica e bagaglio a mano abbiamo fatto un vero e proprio tuffo nei colori!

Sebbene le località non siano di grandi dimensioni, le distanze tra l’una e l’altra sono tutt’altro che minime, quindi vi consigliamo un tour di 2 giorni per scoprire le bellezze di queste tre città. Se invece avete a disposizione un solo giorno il consiglio è di sceglierne solo una, o al massimo due.

Chioggia, la Venezia in piccolo

Il nome di questa località, spesso associata alla vicina Venezia, è già un simbolo. Legata alle vicende dell’Eneide, alcuni compagni di viaggio di Enea, Antinore, Aquileio e Clodio, si separarono dal concittadino troiano per dirigersi verso la laguna veneta. Qui fondarono rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia (successivamente ribattezzata Chioggia).

Il consiglio è quello di perdervi tra i canali della città, che vi farà sembrare di essere in una Venezia in miniatura. Il canale più importante è il Canal Vena, attraversato da nove ponti, tra cui Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna. Quaggiù troverete anche una colonna sormontata da un leone, simbolo della città, che i veneziani chiamano el gato (ossia il gattone), prendendosi gioco degli abitanti di Chioggia, perché l’animale ha dimensioni decisamente inferiori a quello della repubblica marinara. Da qui le baruffe, citate anche dal Goldoni, tra chioggiotti e veneziani.

Se svoltate a destra, dopo Ponte Vigo, vi dirigerete verso il canale di San Domenico, che separa Chioggia da una piccola isola su cui sormonta la Chiesa di San Domenico. All’interno potrete ammirare il Crocefisso che parla a San Tommaso d’Aquino, opera del Tintoretto.

All’interno della chiesa si trova il Crocefisso miracoloso, detto anche più comunemente il Crocefisso venuto dal mare. Dietro questo crocefisso c’è una misteriosa leggenda: Nicodemo, discepolo di Gesù, decise di scolpire il Maestro nel legno. Giunto al viso, non riuscì a rappresentarne la sofferenza, invocò l’aiuto del cielo e si addormentò. Al risveglio le sembianze del Cristo morto erano perfette, modellate dall’aiuto celeste degli angeli. Mentre stava per essere trasportata verso Venezia, l’imbarcazione che trasportava la statua naufragò e venne ritrovata solo la testa nelle vicinanze del porto di Chioggia, dove poi venne eretta la Chiesa di San Domenico.

In ultimo vi suggeriamo di salire la Torre di Sant’Andrea. L’ingresso prevede un contributo di 1.50 € e potrete vedere il meccanismo dell’orologio a torre più antico del mondo e la panoramica dall’alto sulla città. Un vero peccato che ci sia una grata a maglia piccola che non permette di poter scattare foto in maniera ottimale.

Assolutamente dovete fare un giretto al mercato del pesce, dove ogni giorno potrete ammirare i pescatori che vendono il pescato del giorno. Vi sorprenderà per la varietà e la ricchezza delle materie prime e per la simpatia dei venditori.

Se tra una calle e l’altra vi prende un po’ di fame, fermatevi in uno dei tanti bacareti che troverete lungo le stradine e affacciati sui canali e assaggiate uno (ma anche più di uno) dei famosi cicchetti: sarde ripiene o in saor, polpette di pesce, crostini ai gamberi. Il tutto a suono di spritz, che potrete decidere se averlo con Aperol o con il tipico Select.

Se la vostra decisione è di soggiornare a Chioggia, vi consigliamo assolutamente di prenotare presso la disponibilissima Silvia. Il suo appartamento conta 2 stanze con letti matrimoniali, una stanza con divano letto, un’ampia zona giorno, una cucina e due bagni. Provate ad affacciarvi da una delle finestre ed avrete una vista eccezionale sui canali e sugli impressionanti riflessi delle case sull’acqua.

Comacchio, ponti e paludi

…e la città ch’in mezzo alle piscose paludi, del Po teme ambe le foci, dove abitan le genti disiose che ‘l mar si turbi e sieno i venti atroci” così Ludovico Ariosto descrive la città di Comacchio nel suo Orlando Furioso.

Sicuramente il simbolo della città è il famoso Trepponti, posto lungo il vecchio canale navigabile Pallotta che conduceva fino al mare Adriatico. Se seguite il canale principale (ma anche uno dei canali minori), facendo qua e là attraverso i ponti, potrete ammirare varie torri, tra cui la Torre dell’Orologio, e i magnifici riflessi delle abitazioni sulle acque placide.

Ma siete a Comacchio, patria dell’anguilla, e non vi fermate al Fine Street Food per assaggiare il tipico panino con l’anguilla marinata? Il costo è decisamente elevato, 13,50 €, ma vi lascerà un ottimo gusto in bocca e le vostre papille gustative ve ne saranno grate. Praticamente a due passi da questo chiosco c’è un piccolo forno dove potrete acquistare un’altra prelibatezza della zona, la focaccia alla zucca violina.

Se non siete di fretta, prendete l’auto e dirigetevi verso Stazione Foce dove potrete prendere parte ad uno dei tour alla scoperta delle Valli di Comacchio. Il giro vi porterà a vedere centinaia di uccelli acquatici, tra cui la grande colonia di fenicotteri, e a scoprire la vecchia Stazioni di Pesca, dove una guida vi spiegherà l’antico metodo della pesca all’anguilla.

Il costo del tour è di 12€ e sarete impegnati per circa 90 minuti. Trovate tutte le informazioni nel sito del Parco del Delta del Po.

Cesenatico, colori lungo canale

Lasciando il ferrarese, in provincia di Forlì-Cesena, troviamo il grazioso paese di Cesenatico. Il lungo canale è un gioiellino, con barche storiche che galleggiano placidamente e una schiera di casette colorate a tinte tenui e pastello.

Con il canale alle spalle, dirigetevi in Piazza delle Conserve. Qui troverete dei pozzi di forma tronco-conica, di circa 8 metri di diametro. Sono dei vecchi sistemi di refrigerazione. Venivano riempiti di strati di ghiaccio e neve compressa, ricoperta poi di sabbia per fungere da isolante termico, et voilà un sistema di conservazione del freddo nonché del pesce, bene prezioso per una cittadina di pescatori quale era Cesenatico.

Le conserve, o ghiacciaie, continuarono ad essere utilizzate fino al 1930 quando aprì la prima fabbrica di ghiaccio artificiale.

Se tutto questo camminare e questo parlare di pesce vi ha messo fame, vi consigliamo un pasto presso Osteria del Grillo, dove potrete assaggiare gustosi piatti rivisitati pur mantenendo un’accezione classica. Questa osteria si discosta dalle altre perché serve principalmente portate di terra di alta qualità. Se poi preferite un po’ di pesce, troverete un’ampia scelta.

Se volete farvi un viaggio direttamente in Polinesia, fermatevi al Tiki Comber. Un totem maori ed alcune tavole da surf sormontano l’ingresso e i cocktail, tutti molto particolari, vi verranno serviti in bicchieri originali.

Con questo ultimo drink, ci dirigiamo ai nostri mezzi pronti per il rientro. Non vi preoccupate, il conducente ha preso un analcolico! Alla prossima avventura con Freaky Travels!